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A Domanda Risposta

Un lettore propone due domande, la prima e' la seguente:

Sul CERN cosa ne pensi, pensi che possa nascere una specie di piattaforma ibrida che possa far girare applicativi windows su base linux/unix (una specie di wine ad esempio)?

Allora, prima di tutto sono dovuto andarmi a cercare informazioni sul CERN, che tutti sanno il nome, ma non so quanti sanno esattamente che accidenti e' e che cosa fa (o dovrebbe fare).

Il CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) e' (come dice il nome) una organizzazione europea per la ricerca nucleare. E quando dico "nucleare" mi riferisco piu' alla fisica che all'energia nucleare. Ovviamente tutti sanno del LHC (Large Hadron Collider) che e' costato una cifra esorbitante ed e' tutt'oggi il piu' costoso 'strumento' di ricerca esistente sul pianeta. Ma per il resto, non sono in molti che sanno che altro fa il Cern.

La funzione principale dell'organizzazione e' la costruzione, il mantenimento e la gestione di una serie di laboratori di ricerca e la gestione dell'infrastruttura informatica che e' necessaria ai ricercatori per accedere ai dati.

Come "progetti collaterali" il Cern e' spesso indicato come l'originale inventore del Web come lo conosciamo oggi, anche se tale indicazione e' un po' inesatta. L'idea di un sistema di informazione distribuito basato su documenti accessibili da remoto predata la bomba atomica di parecchi anni e pre-data anche l'esistenza di computer (l'idea originale si basava su microfilm).

Che il Cern quindi sia interessato all'informatica e' solo una situazione accidentale dovuta all'immensa massa di dati relativi alle ricerche che sono in corso.

Ma la domanda posta e' piu' specifica: pensi che possa nascere una specie di piattaforma ibrida che possa far girare applicativi windows su base linux/unix...

E la mia domanda immediata e': perche'? A che accidenti dovrebbe servire una cosa del genere? Per farne che?

Abbiamo gia' il modo di far girare applicativi, si tratta semplicemente di installarli sul sistema giusto. E piantiamola con questa fregnaccia che Windows e' una chiavica. Lo era negli anni '90 ma siamo nel 2020 (quasi), e dopo 30 anni di evoluzione Windows non ha quasi niente da invidiare a *nix. In effetti, se vogliamo spaccare il capello, Windows ha avuto una *evoluzione*, siamo passati da una volgare 'shell' intorno ad un sistema fondamentalmente rudimentale (DOS) ad un vero sistema operativo a 64 bit nativo, con tutto il supporto richiesto. Per contrasto, *nix non e' cambiato per nulla dal 1970. Gli unici cambiamenti che ci sono stati nella piattaforma *nix sono stati temporanei e per lo piu' ininfluenti e quando sono stati piu' influenti, per qualche strano motivo, la reazione e' stata per lo piu' di rigetto, senza una vera motivazione tecnica al di la di "non mi piace" che non considero una ragione sufficiente.

Quello che e' successo per lo piu' dal 2000 in avanti e' che diversi gruppi, piu' o meno beneintenzionati, hanno continuato a re-implementare la ruota, riciclando e ripetendo le stesse cose senza effettivamente "inventare" niente di nuovo.

Quindi la domanda e': perche' dovremmo far eseguire un applicativo scritto per il sistema X sul sistema Y? Che vantaggio ne abbiamo? Devi far girare un applicativo su un sistema? Abbiamo macchine virtuali ed emulatori per quello. E sinceramente le macchine virtuali sono molto piu' convenienti che un emulatore a questo punto. Ovviamente la risposta immediata e' "non voglio pagare la licenza". Ma questa non e' una risposta. Se DEVI usare X per lavoro, non e' un costo e' un lavoro per il quale sei pagato, se invece VUOI usare X, sono affari tuoi assumertene i costi. Ed in ogni caso, far girare un applicativo X su un sisema Y, non significa che non devi pagare la licenza per X.

E perche' la cosa dovrebbe interessare al CERN? Forse ti riferisci alla notizia di qualche settimana fa che il CERN ha un progetto chiamato MAlt (Microsoft Alternatives) volto a cercare alternative al software commerciale microsoft (per l'appunto).

La notizia e' abbastanza vaga, la ragione essenziale e' che il contratto tra MS ed il CERN era che il CERN poteva usufruire degli sconti riservati agli istituti didattici, sconti che sono notevoli, ma tale contratto e' scaduto in Marzo ed il nuovo contratto e' a costi "normali", che qualche pubblicazione ha indicato come "10 volte superiori". 10 volte quanto? Non e' dato saperlo. Quanto paga esattamente il Cern? Non lo sappiamo. Di che licenze si tratta? Non lo sappiamo. Quello che sappiamo e' che la prima cosa che il CERN sta guardando e' una soluzione alternativa per la posta elettronica.

Ohhhh... La posta elettronica... Che e' vecchia 50 anni oramai.

Di "soluzioni" per la posta elettronica ce ne sono a bizzeffe, ma quando andiamo a guardare nel dettaglio, quello che troviamo e' che la "posta" non e' solo "posta". Nella maggioranza dei casi quello che si vuole e' un sistema di "collaborazione". Quello che offre una cosa come Microsoft Exchange. Che non e' un server di posta (come molti pensano). Ed il problema di Exchange (ed altre soluzioni simili) e' che se vuoi usarlo, devi usare il suo client dedicato: Outlook. Usare qualsiasi altra cosa significa perdere il 60% delle funzionalita' del sistema. E non e' che ci siano molte alternative alla cosa.

A questo proposito, ricordo cosa successe con Monaco ed altre citta' tedesche che hanno provato una cosa simile, dopo aver speso un capitale per cercare di "sostituire" il software commerciale con altro, hanno deciso che costa di meno (o uguale) continuare ad usare il software commerciale ed hanno fatto dietro front.

Il punto e' che il software e' uno strumento, se non fa quello che ti serve, lo cambi, ma se lo fa, lo usi. E se costa dei soldi usarlo hai solo due scelte: trovi qualche cosa che funziona ugualmente bene o paghi quello che devi pagare. E fino ad ora, il maggiore problema di cose come l'open source e' che nel migliore dei casi il supporto e' minimo e nel peggiore il supporto e' inesistente e per farlo funzionare come si vuole si finisce con il pagare molti piu' soldi, perche' "OpenSource" non significa "Gratuito".

Quindi tanti auguri al Cern, ma dubito seriamente che la faccenda portera' a qualche cosa di tangibile.

 

Davide Bianchi
19/06/2019 11:28

I commenti sono aggiunti quando e soprattutto se ho il tempo di guardarli e dopo aver eliminato le cagate, spam, tentativi di phishing et similia. Quindi non trattenete il respiro.

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