Tales from the Machine Room |
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Riprendiamo la storia della CL Temporanea che era stata chiamata per svolgere un lavoro "temporaneo" di riordinamento del database degli utenti di cui ho scritto tempo addietro.
Nei giorni passati abbiamo avuto qualche... hummm... chiamiamolo "scambio di opinioni", sul modo migliore di gestire gli indirizzi di posta elettronica. Qui ci va una piccola spiegazione.
Definire "complesso" il nostro sistema di posta e' come definire "rumorosa" l'esplosione del Krakatoa. Dato che gestiamo circa 140 server di posta in giro per il mondo, ed ogni utente potrebbe (teoricamente) avere la propria posta recapitata in ognuno di tali server, noi ci serviamo di LDAP per memorizzare il server 'preferito' di ogni utente e tutti gli alias di posta che sono usati per inviare la posta all'utente.
Questo non significa che il sistema e' privo di difetti: se l'utente cambia ufficio di botto e comincia ad usare un server diverso senza pero' cambiare le impostazioni nel database, la sua posta continuera' ad essere recapitata al server 'sbagliato'. Alcuni utenti estremamente intrapendenti aggiungono degli autoforward, che hanno l'effetto di rimandare la posta da un server all'altro. In molti casi funziona, ma rallenta il tutto (anche perche' la posta viene filtrata innumerevoli volte per lo spam ed i virus). Ed il lamentarsi con i vari capiufficio del fatto senza comunicare il cambiamento di ufficio a chi il database lo gestisce e' alquanto inutile.
Comunque, questa settimana sono arrivate varie lamentele dal nostro ufficio belga, per via di "account di posta non funzionanti". Dopo numerose bestemmie sono riuscito a farmi mandare i dettagli di questi problemi.
Ora apriamo una piccola parentesi.
E' chiaro che se tu, grandissimo demente armato di Lookout Decaf, picchi sui tasti con la cura di un babbuino spastico ed affetto da ADD, l'accrocchio di caratteri pseudo-casuali che tu pretendi sia un indirizzo di posta non verra' riconosciuto dal server di posta e quindi il cumulo di fetenzie che tu consideri un messaggio non verra' depositato nella casella di posta giusta. E dovrebbe anche essere chiaro all'altro demente che pretende di essere un'amministratore di sistema che "user XXX does not exists" e' un messaggio che evidenzia il problema.
Ma NO! Il fatto che il suddetto demente abbia inviato la bellezza di 10 mail, cannando categoricamente il nome del tipo a cui avrebbe voluto inviare il messaggio, non e' un'indizio sufficiente a far capire che il problema e' seduto davanti alla tastiera. No! Tu devi mandarmi dieci mail di lamentela che "l'account XXX ha dei problemi", con varie combinazioni di "URGENTE!" e "VOGLIO QUESTO RISOLTO SUBITO!!" e "STIAMO PERDENDO MESSAGGI DI POSTA ?????????????????????????????????????? (molti altri punti interrogativi).
Ora, e' ovvio che se il mio nome e' (per esempio) "davide bianchi" e tu cerchi di mandare posta a "daie bianchi" o "davichi" o "davide bichi" o ogni altra combinazione psudo-casuale di caratteri, la posta non mi arrivera'. Stessa cosa se il dominio e' noisalviamoilmondopuntocom.com e tu invi la posta a noisalviamopuntocom.com o sopuntocsalviamocom.com e cosi' via.
Difficile da capire? Non mi pare.
Per qualche insano accrocchio. CLT ha sniffato il "problema" e si e' sentita in dovere di offrirmi la popria opinione.
La mia soluzione: scarica di corrente 220 VAC ogni volta che il CL in questione digita un'indirizzo sbagliato (invece di prelevare l'indirizzo giusto dalla rubrica come dovrebbe fare) e si lamenta. La sua soluzione: inserire nel database ogni possibile combinazione di alias per tutti gli account presenti.
Non solo, ma in qualche astruso sistema lei pretendeva che, anche se l'indirizzo di posta e' irrimediabilmente foxxuto, la posta dovrebbe ugualmente arrivare al nostro server.
A nulla ovviamente e' servito il cercare di farle capire le intricazioni e problematiche di come la posta funziona, ne' sono serviti i miei paragoni con la posta cartacea. Per qualche strano marchingegno nella sua testa si e' stampata l'idea che il computer e' telepatico e dovrebbe intuire a chi la mail e' inviata anche se l'indirizzo e' completamente sballato.
Dato che io non le davo retta CLT e' partita in quarta ed e' andata a rompere l'anima a DaBoss, il quale dopo una ventina di minuti ha adottato una ritirata strategica: dato che CLT detesta il fumo, lui ha acchiappato la stecca di sigarette e si e' diretto verso il tetto per una "salutare fumata".
Il problema e' che CLT stavolta si e' fermata a fargli la posta. Cosi' DaBoss si fumava una sigaretta, poi guardava dentro, la vedeva ancora li' e se ne fumava un'altra... e cosi' via.
Spero che non gli esplodano i polmoni...
Davide
17/01/2009 14:22
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