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Nessuno Ci Fara' Mai Abbandonare Le Nostre Auto!

Alura, riprendo il filo di un paio di post fa' con il discorso automobilistico e mi riunisco anche ad uno dei commenti relativi alle tariffe autostradali.

E' un po' di giorni che le prime pagine dei giornali in Olanda sono occupate dalla discussione sulla tariffa kilometrica. Siccale'? Per spiegarlo completamente ci vuole un piccolo discorso, quindi sedetevi tranquilli.

Chi vuole acquistare un'auto nuova (e sottolineo il nuova) in Olanda, oltre a pagare l'auto deve pagare la tassa di registrazione che e' (sostanzialmente) la tassa per poter ottenere le targhe e quindi poter usare l'auto. La tassa si paga solo una volta, la prima volta che si registra il veicolo, i veicoli usati sono gia' registrati e non e' necessario pagare altro.

La tassa di registrazione e' una cifra variabile che puo' arrivare fino al 50% del valore del veicolo. No, non e' un refuso. CINQUANTA per cento. Ma notate che c'e' scritto "puo' arrivare fino al", non "e' il". Veicoli meno costosi in genere hanno una tassa piu' bassa e veicoli piu' costosi piu' elevata. Quindi se volete fare i fighetti e comperarvi il mercedessone da 60.000 euro preparatevi a pagare un bel 25.000 euro per registrarlo.

Una volta registrato il veicolo ci sara' da pagare ovviamente la tassa annuale di proprieta'. Che in Olanda in effetti e' una 'tassa sulla strada', che e' in funzione del peso e della dimensione del veicolo. Non della cilindrata ma della dimensione fisica. Quindi veicoli grossi pagano di piu' a pari cilindrata di veicoli piccoli. L'idea e' che un veicolo grosso "consuma piu' strada" e quindi paghera' di piu'.

Okkey? Tutto chiaro? Bene. Ora pero' vediamo i problemi che tale schema comporta.

Prima di tutto, solo il 10% della popolazione "acquista" autoveicoli, il 90% degli auto-dotati in Olanda l'auto la ottiene dalla ditta, la quale ottiene pesanti sconti sulle varie tasse e puo' sempre scaricarle. In secondo luogo veicoli commerciali (furgoni e furgoncini) hanno una tassazione diversa. Il risultato e' che sono ben pochi quelli che pagano la tassa di registrazione in toto, e la maggioranza usano il veicolo aziendale anche per uso privato. Il che si traduce nella visione al sabato ed alla domenica di migliaia di furgoni di idraulici, falegnami ed elettricisti, stracarichi di attrezzi e roba varia con 6/7 componenti dell'allegra famigliola a bordo che si fanno la gita fuori porta. Con ovvi risultati di ingorghi ancora piu' spaventosi del normale. Anche perche' nel 90% dei casi a chi guida non gliene frega niente del veicolo dato che non e' il suo.

Per bilanciare quest'ultimo fatto un paio di anni fa' il governo ha cercato di scaricare parte dei costi su chi il veicolo lo guida, affermando che se il veicolo e' "della ditta", dovrebbe essere usato per fare gli interessi della ditta e non alla ca$$o, quindi chi usa il veicolo della ditta oltre un certo numero di Km non per scopi aziendali dovrebbe pagare una parte dell'assicurazione e del leasing del veicolo stesso. Ma ovviamente questo comporta diversi problemi: come lo controlli?

In secondo luogo e' un po' complicato stabilire quali veicoli sono "della ditta" e quali sono "comperati dalla ditta" ma in realta' finiscono con l'essere privati. Quando ti trovi il tizio con l'auto della ditta e tale auto e' una Porsche ti viene qualche dubbio. Almeno viene a me.

In terzo luogo il fatto che una volta che il veicolo e' registrato non paga piu' rende il mercato dell'usato ultra-appetibile, si trovano auto usate anche di 30 anni fa' che sono mantenute in funzione solo ed unicamente perche' oramai non pagano piu' tasse. Alla faccia delle varie leggi "ecologiche".

L'idea dell'attuale ministro della viabilita' e' di eliminare la Tassa di Registrazione e la Tassa di Utilizzo ed accorpare entrambe in una Tassa Kilometrica, calcolata in funzione della 'classe' di veicolo ed al numero di Km che il veicolo percorre all'anno. Il che significa sostanzialmente che non ha alcuna importanza quale veicolo viene comperato e perche', chi lo guida paga. E piu' lo guida e piu' paga.

Il suddetto ministro ha cercato di incartare la cosa in un qualche pretesto pseudo-ecologico asserendo che in questo modo si spinge la gente ad usare di piu' i mezzi pubblici, il che riduce l'inquinamento e migliore la viabilita' diminuendo il numero di veicoli in circolazione.

Ha anche cercato di dimostrare che la nuova tassa finira' per far pagare di meno la gente. Ora, quest'ultima affermazione e' una boiata perche' nessun governo promuove una legge che fara' diminuire l'introito fiscale. Ma sorvoliamo.

Vi sono ovviamente svariati problemi pratici all'applicazione di tale sistema. Non ultimo come cappero li calcoli i Kilometri effettivi? Una delle proposte consiste nel piantare in ogni auto una "scatola nera" dotata di GPS, un'altra consiste nell'utilizzare le vidocamere gia' presenti sulle varie strade in accoppiamento con un sistema di riconoscimento ottico per 'leggere' le targhe dei veicoli che passano, un'altro ancora consiste semplicemente nell'utilizzare la revisione dei veicoli (che gia' e' annuale) per acquisire tali informazioni eccetera. Ovviamente ogni sistema ha i suoi pro ed i suoi contro e sono sicuro che tutti sono in grado di arrivarci da soli.

Comunquesia, oggi sul giornale c'era un bell'articolo in cui si citava il vicepresidente di una qualche associazione automobilistica il quale era (ovviamente) contro tale schema. Il tipo presentava un paio di calcoli in cui si mostrava che l'acquisto di una mercedes diventava piu' conveniente che l'acquisto di una fiat panda. Hummm... Lasciamo perdere la logica dietro al calcolo che mi fa' venire in mente il paradosso di Zenone.

In ogni caso, l'articolo riportava una frase pronunciata dal tipo: "Nessuno ci fara' mai lasciare le nostre auto". E questa e' l'unica frase giusta che c'era nell'articolo. Ed e' anche il nocciolo del problema.

Chi usa l'auto lo fa' perche' vuole farlo. Non perche' ci e' costretto in qualche modo. E fino a che sta' gente non sara' obbligata a farlo continuera' ad usare l'auto. Tasse o non tasse.

Tempo addietro l'ANWB (equivalente dell'ACI) ha lanciato una campagna di "giorni senza traffico", sostanzialmente questi hanno preso un giorno "a caso" (stranamente sempre al giovedi', giorno piu' incasinato della settimana) ed hanno chiesto ai cittadini di fare qualche cosa in quel giorno per ridurre il traffico. Le varie "soluzione" adottate sono poi state pubblicate su un bel sito interdet (ovviamente). Le soluzioni andavano dall'idiota al risibile: "rimango a casa"... Brau! E gli altri 364 giorni dell'anno cosa fai? Rimani a casa? "prendo la bicicletta" E perche' non lo fai il resto dell'anno allora? Si perche' fare qualche cosa un giorno non ha molto senso se non puoi rifarlo anche gli altri giorni.

Ah, per vostra informazione, il famoso "giorno senza traffico" e' stato uno dei giorni con piu' traffico dell'anno con un incremento rispetto al normale del 4%.

Davide Bianchi
02/12/2009 18:11

I commenti sono aggiunti quando e soprattutto se ho il tempo di guardarli e dopo aver eliminato le cagate, spam, tentativi di phishing et similia. Quindi non trattenete il respiro.

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