Internet e la sicurezza


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Questo e' un documento "generico", che ha come scopo il fornire alcune informazioni di base sulla Sicurezza informatica, che cosa e', come funziona, perche' e' bene saperne qualche cosa et similia.

Non diventerete esperti di sicurezza ne' Cracker certificati leggendo queste informazioni, ma ne saprete un minimo di piu' di zero.

NOTA: non sono un'esperto di sicurezza informatica ne' un cracker di professione.

Il computer e' utilizzato per moltissime attivita', ci teniamo la contabilita', lo usiamo per gestire i nostri conti bancari, le nostre ricette di cucina, ci consente di tenere i contatti con i nostri amici e/o parenti tramite la posta elettronica.

Anche se non avete informazioni top-secret (a meno che non lavoriate per la CIA), suppongo non vi faccia molto piacere se qualcuno si mette a leggere la vostra posta, scorrazza tra i vostri conti correnti o si impossessa dei numeri delle vostre carte di credito.

Ne' tantomeno devo supporre che vi faccia piacere sapere che qualcuno sta' usando il vostro computer per il suo divertimento personale, come se qualcuno prendesse "in prestito" la vostra auto per "farsi un giro" senza chiederlo.

Se uno sconosciuto qualunque entra in casa vostra, senza essere invitato, e si mette a frugare nei vostri cassetti, nel frigorifero ed a sfogliare i vostri libri, devo supporre lo acchiappiate per il bavero e lo sbattiate fuori. Anche se non sta' facendo danni (per ora).

Molto spesso, quando una macchina "privata" viene attaccata, il "cracker" di turno non sa nemmeno chi siete voi. Voi non gli interessate, quello che gli interessa e' l'avere il controllo della vostra macchina per poterla utilizzare in modo da attaccare un'altra macchina attraverso la vostra.

Questo ha due scopi: 1) avere a disposizione maggiore potenza di calcolo e 2) complicare le cose a chi cerca di trovare il cracker.

Ne' piu' ne' meno di quando un ladro ruba un'auto per fare una rapina: non gli interessate voi o la vostra macchina, e' solo un mezzo.

Negli ultimi tempi inoltre, si e' riscontrato un aumento nei casi di "furto di identita'". Che sostanzialmente altro non e' che la raccolta di informazioni personali allo scopo di "fingersi" qualcun altro per scopi criminosi, scopi che vanno dal ritiro di denaro dalla banca all'apertura di conti correnti con nomi fasulli o acquisto di beni che finiscono poi per essere addebitati a qualcun altro. E' triste dirlo, ma in molti casi le banche e gli istituti di credito non e' che si impegnino poi molto per identificare chi e' che sta' domandando di ritirare un paio di milioni dal conto corrente e se e' autorizzato o meno...

Molto spesso il numero di conto corrente e/o alcuni numeri identificatvi (Pin/Puk etc.) sono tutto quello che e' necessario.

L'unica macchina sicura al 100% e' una macchina che non e' connessa a nessuna rete, spenta e chiusa a chiave dentro uno sgabuzzino.

Ovviamente, tale macchina e' anche assolutamente inutile... Purtroppo, piu' una macchina e' sicura, meno e' utilizzabile.

Nel seguito di questo documento, si considerera' una "macchina tipo", connessa ad una rete locale (aziendale o casalinga) con varie risorse condivise (files, e-mail etc.) e connessa ad Internet tramite una connessione telefonica (permanente o no, non ha importanza).

E' buona norma, prima di buttarsi sull'argomento "pesante", il fare un po' di teoria (ed un po' di luce forse) su vari argomenti "tecnici", che, purtroppo, sono molto usati ma poco capiti.

  • Bandwidth (larghezza di banda)

    La "larghezza di banda" o "banda" e' un termine usato per descrivere la velocita' di una connessione. Per esempio, molte connessioni via modem (dial-up) possono supportare una banda di 56 kbps (Kilo Bit Per Secondo). Connessioni molto veloci, tipicamente al di sopra del 1 Mbps (Mega Bit Per Secondo), sono indicate come broadband.

    E' da notare che la velocita' "vera" della connessione e' in genere piu' bassa della velocita' massima possibile, questo perche' ogni connessione deve utilizzare in comune parte delle risorse della rete globale, dividendosi' cosi' la banda totale, vi sono poi da tenere conto di possibili errori di trasmissione dei dati, che obbligano a ripetere piu' volte una singola trasmissione prima di ricevere i dati in modo corretto.

  • Broadband

    Questo e' un termine generale per indicare una connessione di rete ad alta velocita'. In questo senso, connessioni via cavo dedicato e DSL sono spesso identificati come "Broadband".

  • Connessione via cavo

    Una connessione via cavo consente l'accesso ad Internet ad un singolo computer o ad una intera rete locale (tramite un singolo computer che fa' da "nodo") tramite un cavo dedicato. Questo cavo e' solitamente affittato da una societa' che fornisce servizi di connessione telefonica o dati. La velocita' di queste connessioni e' tipicamente di 5 Mbps.

  • DSL

    Si tratta di una connessione dedicata con linea digitale, questo significa che il cavo che connette il computer con quello del fornitore del servizio e' usato solo da voi (o cosi' dovrebbe essere), e che tutti i dati viaggiano in digitale, mentre nel caso della connessione via cavo viaggiano in analogico.

    E' opportuno specificare qui' che esistono due "tipi" di connessione DSL, quelle che sono solitamente chiamate ADSL e XDSL. La prima e' piu' comunemente usata per connessioni di tipo casalingo ed e' contraddistinta dal fatto che la banda disponibile per operazioni di DOWNLOAD (dati che arrivano da internet verso la macchina/rete locale) e' di solito molto maggiore di quella disponibile per operazioni di UPLOAD (invio di dati verso internet). Questo perche' in genere l'attivita' casalinga e' piu' orientata verso il "consumo" di dati e meno verso la "produzione", quindi una maggiore velocita' dei dati in "ingresso" e' preferibile. La "A" di ADSL sta' per "Asimmetrica", in quanto le due velocita' Ingresso/Uscita sono diverse. Al contrario, XDSL e' contraddistinta dalla stessa velocita' di comunicazione in entrambe le direzioni.

  • Connessione via modem (dial-up)

    Questo era il tipo di connessione piu' comune fino a pochi anni fa'. Si basa sull'utilizzo della normale rete telefonica per connettere il computer ad un fornitore di servizio (ISP) tramite un'arnese chiamato MODEM.

    Il Modem converte i segnali digitali del computer in segnali analogici, adatti ad essere inviati sulla rete telefonica, dall'altra parte della linea, un'altro modem effettua la conversione opposta per stabilire il collegamento.

    Una connessione dial-up e' in genere lenta e limitata per un tempo specifico.

Che differenza c'e' tra una connessione broadband ed una dial-up?

Le connessioni Dial-Up usano il normale telefono, di solito vengono iniziate dall'utente che chiama un determinato numero telefonico per connettersi, l'utente rimane connesso per il tempo che vuole, quindi "chiude" la connessione e riappende il telefono.

Le connessioni broadband sono, in genere, sempre attive. Il computer e' sempre connesso alla rete.

Questo significa anche che un'attacco ad una macchina connessa in dial-up e' piu' difficile (nota: difficile, non impossibile), proprio perche' il tempo a disposizione per perpetrare l'attacco e' limitato.

Inoltre, quando vi collegate tramite dial-up, voi siete collegati (solitamente) al computer del vostro ISP, il quale fa' da "schermo" verso alcuni attacchi, mentre in una connessione broadband, si suppone che siate voi stessi a predisporre il vostro "schermo" personale.

Se il vostro computer e' connesso ad Internet, e' identificato da un numero. Tale numero e' unico in tutto il mondo ed identifica il vostro computer senza possibilita' di errore.

Il numero identificativo e' noto come indirizzo IP.

Vi sono due modi di ottenere un'indirizzo IP per connettersi ad Internet: se vi collegate con una connessione dial-up, il vostro ISP vi assegna un'indirizzo IP nel momento in cui iniziate la connessione, pescando tale numero da un gruppo di indirizzi che lui ha "comperato" allo scopo. Voi mantenete tale indirizzo finche' siete connessi, nel momento in cui terminate la connessione, il vostro indirizzo viene ripreso dall'ISP che lo riusera' per qualcun altro. Questo significa che potreste ottenere indirizzi diversi in tempi diversi per lo stesso computer.

Un'altro modo e' quello di "comperare" uno o piu' indirizzi presso un'autorita' che li "vende". Una volta che lo avete acquistato, l'indirizzo e' vostro e potete usarlo sul vostro computer. Se avete un collegamento broadband il vostro indirizzo IP fa' parte del contratto di collegamento. La societa' che vi vende il collegamento vi assegna anche un'indirizzo IP che rimane vostro finche' pagate la bolletta.

Il fatto che, in un collegamento Dial-Up, l'indirizzo cambi da una connessione all'altra, rende piu' difficile gli attacchi, ma non li rende impossibili.

Questa e' la Domanda, purtroppo la Risposta non e' cosi' semplice.

Per "entrare" nel vostro computer, il cracker di turno deve trovare una "porta". Di solito vi sono 3 modi per fare questo:

  1. Tramite un "baco" in uno qualunque dei software che avete in funzione sul vostro computer (anche senza saperlo).
  2. Tramite un "virus" che avete installato senza saperlo che ne ha aperta una (o piu' di una)
  3. Semplicemente bussando...

Gergalmente parlando, un "baco" e' un'errore in un programma. Che ci sono errori nei programmi non dovrebbe essere un mistero, se lo e', sappiate che ogni volta che Word vi si inchioda dicendo "questo programma ha fatto una brutta cosa bla bla bla" e' per via di un'errore nel programma e non perche' non vi siete lavati i piedi stamattina come Microsoft vorrebbe farvi credere...

Vi sono errori che provocano un bel crash del programma (e a volte dell'intero sistema), altri errori invece sono piu' sottili e, molte volte, passano inosservati per mesi...

Gli errori che vengono sfruttati sono quelli in programmi che "ascoltano" sulla rete. Di questo genere di programmi ce ne sono a dozzine: ICQ per esempio e' un tipico programma che sta' li' ed "ascolta", aspettando che qualcuno ci contatti, programmi di gestione di posta, server web, programmi di messaggistica etc. etc. Sono tutti esempi di programmi che "ascoltano".

Ognuno di questi programmi potrebbe avere (anzi, e' quasi sicuro che ce lo ha) uno o piu' errori che potrebbero essere sfruttati da un cracker.

Come? In generale si tratta di un buffer overflow, ecco di che si tratta: il programma aspetta una chiamata, cioe' una sequenza di dati in arrivo da internet su di un determinato "canale di comunicazione", lui riceve tali dati e li memorizza per poi elaborarli.
Dove li memorizza ? Be', in memoria per l'appunto. E qui' sta' il bello. Supponiamo che il programma si aspetti un massimo di 100 caratteri, mentre noi ne inviamo 150. Possono succedere 3 cose a questo punto.

  1. Il programma si pianta (questo programma ha causato un errore bla bla), brutto ma non troppo.
  2. Il programma ignora gli ultimi 50 caratteri in piu' (brutto, ma non troppo).
  3. Il programma ficca tutti i 150 caratteri in memoria (bruttissimo!!!)

E' in quest'ultimo caso che si verifica il potenziale problema: gli ultimi 50 caratteri sono in memoria, ma in un posto dove sicuramente non dovrebbero essere. Con un po' di lavoro, si potrebbe fare credere al programma che quei 50 caratteri sono una parte del programma, e farli "eseguire".

Ovviamente occorre inviare i caratteri "giusti", ma si puo' fare.

Per ulteriori informazioni sui buffer overflow vedere http://www.cultdeadcow.com/cDc_files/cDc-351/

Un Virus e' un programma che si "appiccica" ad un altro programma ed entra in funzione ogni volta che questo si avvia, copiando se' stesso o facendo altre... hemmm... attivita'. Un Troyan e' un programma che sembra fare una certa cosa, invece ne fa' altre (tipo aprire una porta per qualcuno la' fuori...). Uno Worm e' un programma che sfrutta le porte aperte da altri sistemi per "muoversi" in rete da un computer ad un'altro.

Questi 3 "cosi" hanno una sola cosa in comune: sono forieri di guai.

Un virus puo' essere inviato tramite posta elettronica (vedi "I Love You"), sperando che l'incauto utente che lo riceve lo esegua installandolo sul proprio sistema (ed a giudicare dal fenomeno "I Love You" e "Anna Kurnikova" direi che l'U-Tonto medio esegue tutto quello che gli passa davanti). Una volta installato il virus puo' aprire porte o fare altro a giudizio di chi lo ha creato.

Un altro modo di installare qualche cosa di nefasto sul computer di qualcuno e' spingerlo a visitare un qualche sito web "apposito" che richiedera' all'utente di installare un qualche "software particolare" per poter visitare il sito. Questo si ottiene di solito inviando e-mail fasulle che fingono di provenire da istituti bancari o altre istituzioni 'sicure'.

In moltissimi casi, per "entrare" in un computer basta bussare. Collegarsi insomma al computer per vedersi garantito l'accesso. Questo e' dovuto fondamentalmente al fatto che l'utente non ha la piu' pallida idea di quali programmi sono in funzione sul suo sistema, non sa come configurarli e magari non ha nemmeno attivato una password per impedire o restringere l'accesso.

Gia' il fatto che sia "dentro" non e' bello, poi dipende da che sistema e' e da come e' entrato.

Su un sistema Windows in genere, un cracker che riesce ad accedere ha gia' le abilitazioni di "System". Puo' fare cioe' qualunque cosa, senza restrizioni.

Le cose sono un pelo migliorate con Windows XP/Vista e sistemi piu' moderni dove si comincia ad avere una suddivisione delle autorizzazioni. Purtroppo nella maggior quando un programma (anche ufficiale) deve fare qualche cosa semplicemente richiedera' l'autorizzazione dell'utente. Dopo un po' l'utente finira' con l'autorizzare sempre tutto ed ignorare gli avvisi del sistema. Questo e' un tipico caso di "insicurezza" mediante eccesso di zelo.

Su un sistema Unix/Linux (MacOS e' Unix) il cracker deve riuscire a diventare "root" (superutente) prima di poter fare qualche cosa di dannoso. ATTENZIONE: questo non vuole dire che sia impossibile, solo che c'e' un passo Extra prima di riuscirci.

In ogni caso, la prima cosa che un cracker fa' in questa situazione e' quella di installare un rootkit, cioe' uno o piu' programmi/file che gli consentono di ri-entrare nel sistema una volta uscitone. In pratica, una volta entrato in casa, si fa' una copia della chiave per poterci ritornare ogni volta che vuole.

Un'altra cosa che puo' essere fatta e' l'installazione di un "bot", cioe' un programma che rimane in attesa di comandi dall'esterno, ed esegue operazioni usando il vostro computer. In questo modo il cracker si e' procurato uno "schiavo" (o zombie) che eseguira' i suoi comandi invece dei vostri.

Sorvoliamo poi su eventuali scopi realmente criminosi (reperimento di password/numeri di carta di credito/codici bancari, falsificazione di messaggi inviati a banche et similia) e sulla possibilita' che il cracker "spiani" semplicemente la vostra macchina...

Come evitare che qualcuno "entri" non invitato in casa propria? Per prima cosa si chiudono le porte e le finestre che sono lasciate aperte, si mettono sbarre alle finestre e si usa la serratura della porta, non si lascia la porta spalancata e ci si prepara al peggio con una bella assicurazione.

Chiudere porte e finestre

Cioe' sapere quali programmi stanno funzionando, eliminare tutti quelli che sono inutili/indesiderati, tenere sotto controllo gli altri.

Assicurarsi che non vi siano Virus/Troyan sulla propria macchina e che solo le "porte" necessarie siano effettivamente in uso.

Come si fa' questo? Dipende dal sistema. Sotto Windows esistono vari software di controllo, molti sono costosi ed inutili, alcuni sono costosi ed utili, pochi sono gratuiti ed utili, se usate Linux/Unix, tutti gli strumenti necessari sono forniti con il sistema, si tratta solo di saperli usare (e per questo la documentazione non manca).

Non accettare caramelle dagli sconosciuti

Non aprire gli allegati che arrivano via e-mail senza prima averli passati ad un antivirus, non aprire soprattutto gli allegati che arrivano da sconosciuti. In questo senso, chi usa Unix/Linux parte avvantaggiato, in quanto la maggioranza di e-mail virus in circolazione sono fatti per Windows e non possono nulla su Linux.

Ogni mail che vi richiede di visitare un qualche sito internet per un qualunque motivo deve essere guardata con sospetto, mai fare click su un link che appare nella mail senza prima guardare dove quel link porta.

Sbarre e serrature

Cioe' firewall e passwords, sono i primi strumenti usati per tenere fuori ospiti indesiderati.

Un firewall e' un programma o un dispositivo posto tra noi ed Internet, in grado di intercettare tutte le "comunicazioni" che entrano o escono dalla nostra macchina e bloccare quelle "indesiderate".

Anche qui', il come dipende dal sistema. In Windows ci sono vari software che funzionano da firewall, ma devono essere installati (e pagati) separatamente, mentre in Linux/Unix tutto il software e' gia' presente e disponibile.

Le password consentono l'accesso alle risorse della macchina solo a chi le conosce, evitando quindi che il primo che passa possa entrare e fare i suoi comodi.

Per queste pero', e' meglio fare un discorso a parte.

Molti utenti odiano le password, le considerano fumo negli occhi o (al meglio) una perdita di tempo. Purtroppo la password e' spesso tutto quello che esiste tra un tentativo di cracking ed il nostro computer. Non avere una password equivale a lasciare la porta di casa aperta.

Ma anche avere una password ovvia non e' una bella idea.

Ho visto un numero imprecisato (ma molto alto) di amministratori utilizzare sempre la stessa password "password" per ogni server o macchina da loro gestita, per non parlare poi di "segreta" o "segreto" (credo sia la seconda password piu' gettonata in assoluto).

Una simile password non serve assolutamente a nulla. Qualunque cracker che si rispetti un minimo conosce tutte queste finte-password e le provera' una per una, se ne abbiamo usata una, be' tanto vale mettere fuori un cartello "ladri e delinquenti, venite tutti"...

In linea generale una password deve essere abbastanza difficile da non poter essere indovinata, non deve essere una parola presente in un dizionario ma deve essere abbastanza sensata per voi da essere facilmente ricordata.

Perche' sta' cosa del dizionario? direte voi. Ecco il motivo: uno dei sistemi piu' semplici per "azzeccare" una password consiste nell'usare un programma che prova tutte le parole del dizionario finche' non riesce ad entrare o le ha esaurite tutte. Se si usano parole che sono in un dizionario come password (o anche nomi di persona), la password verra' "spezzata" con facilita'.

Molti sistemi assegnano una password generata casualmente, che contiene numeri e caratteri strambi. Non sono molto entusiasta di questo sistema, anche se e' sicuramente piu' sicuro di una parola del dizionario, perche' l'utente avra' sicuramente problemi nel ricordarla e finira' per scriverla da qualche parte o (peggio) scriverla nel computer stesso... come chiudere la porta e mettere la chiave sotto lo zerbino...

Le migliori password sono (secondo me) quelle composte da piu' di una parola, in modo da comporre una (piccola) frase facile da ricordare. E' molto utile poi, usare parole in lingua straniera. Se il sistema su cui si lavora e' in inglese, usare password in italiano e' un buon sistema per renderle meno "indovinabili", se poi conoscete qualche lingua poco usata...

Assicurarsi che le proprie protezioni siano in funzione e non lasciare la "porta" spalancata. Sembra una cosa idiota detta cosi', ma in molti casi, quando l'amministratore di un sistema si accorge che un cracker e' entrato e cerca di capire "come", scopre che ha usato un baco vecchio di mesi, o "quell'utente senza password che volevo cancellare tempo fa'"...

Tenere aggiornato il proprio sistema e' la prima cosa: applicare le patch di sicurezza, informarsi se ne esistono di nuove, verificare eventuali nuove versioni dei programmi installati. Controllare e ricontrollare.

Cambiare periodicamente le proprie password. E' imperativo farlo dopo che un'attacco e' stato subito, ma e' anche buona misura farlo di tanto in tanto, in modo da rendere piu' duro il lavoro a chi cerca di entrare.

Tenere sotto controllo il proprio sistema. Non e' bello accorgersi che qualcuno e' entrato nel proprio computer, ma e' ancora peggio se ci si accorge che il "qualcuno" e' entrato 2 mesi fa' e da allora sta' scorrazzando liberamente tra i nostri files...

Assicurazione = backup!. Fare una copia dei dati importanti e tenerla in un "posto sicuro", che non sia lo stesso computer e' un'ottima assicurazione.

Se scoprite che, nonostante le vostre protezioni, qualcuno e' riuscito ad entrare nel vostro sistema, vi rimangono solo tre cose da fare:

  1. create un'immagine del vostro sistema per un'indagine post-mortem
  2. formattate tutto e re-installate da zero!!!!
  3. cambiate tutte le password del sistema e comunicatele (a voce) ai vari utenti. Non usate la posta elettronica: e' compromessa.

Ok, e' brutto da dire, noioso e lungo da fare, ma e' l'unico modo sicuro al 100% di eliminare qualunque rootkit, virus, worm o cos'altro che sia stato installato senza la vostra autorizzazione.

Come si fa' un immagine del sistema? Con Linux/Unix basta usare il comando dd, con Windows esistono vari software che possono essere usati allo scopo, ma nessuno e' gratuito o incluso con il sistema.

Si tratta di ispezionare l'immagine fatta del sistema dopo il danno, per capire dove' che avete sbagliato, cioe' dove' il "buco" attraverso il quale sono entrati.

Non si tratta di una cosa semplice, a volte e' impossibile, si tratta di analizzare i file di log, ed ogni possibile file per indicazioni sul come e quando e' successo.

Se vi interessa l'argomento "security" consiglio vivamente di installarsi Linux e giocarci un po'. Si tratta di un sistema molto efficiente, stabile e (soprattutto) dotato di tutto cio' che si puo' volere dal punto di vista della sicurezza.

Dopodiche', potete divertirvi a leggere un po' di documentazione:

La O'Reilly (www.oreilly.com) ha a listino un bel numero di manuali che trattano di sicurezza informatica, firewall ed altri argomenti correlati.

Su LinuxDoc (www.tldp.org) trovate parecchi HOWTO relativi a come installare e configurare firewall ed altri arnesi simili.

Se non volete andare troppo sul tecnico ma apprezzate un buon libro, The cookoo's egg di Cliff Stoll, anche se un po' "datato" come libro, presenta un'ottima analisi dei vari metodi di cracking (tutt'ora validi), ed e' un'ottima lettura per un pomeriggio di pioggia...

Anch'esso un po' datato ma ancora attualissimo e' A complete H@cker's handbook, di Dr-K.

E se scrivete software (per lavoro o per divertimento), vi consiglio di leggere l'ottimissimo "Exploiting Software" ( http://www.exploitingsoftware.com) di Gary McGraw.


I commenti sono aggiunti quando e soprattutto se ho il tempo di guardarli e dopo aver eliminato le cagate, spam, tentativi di phishing et similia. Quindi non trattenete il respiro.

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marco

marco Di marco postato il 22/04/2008 08:47

domanda semplice.....kaspersky suite e un sistema di protezione valido??
in che percentuale? grazie


mai provato in vita mia


Paolo

Paolo Di Paolo postato il 26/05/2008 09:01

Se netstat non riporta collegamenti aperti verso l'esterno si dovrebbe stare tranquilli, no ?


che una macchina non abbia nessun collegamento verso l'esterno e' quasi impossibile se e' collegata, come minimo hai connessioni ARP. A meno che non sia disconnessa dalla rete, allora si' che sei tranquillo...


Anonymous coward

@ Paolo Di Anonymous coward postato il 25/09/2009 08:57

> Se netstat non riporta collegamenti aperti verso l'esterno si dovrebbe stare tranquilli, no ?
> che una macchina non abbia nessun collegamento verso l'esterno e' quasi impossibile se e' collegata, come minimo hai connessioni ARP. A meno che non sia disconnessa dalla rete, allora si' che sei tranquillo...
Scusa ma ... le connesioni ARP cosa sarebbero? -- Anonymous coward

Davide Bianchi

@ Anonymous coward Di Davide Bianchi postato il 25/09/2009 11:26

> Scusa ma ... le connesioni ARP cosa sarebbero?

Sono quelle che servono ai vari dispositivi di rete (Switch, routers et similia) per sapere quale computer sta' su quale pezzo di rete. Vedere
http://en.wikipedia.org/wiki/Address_Resolution_Protocol
E detto cosi' senza malizia... ma una ricerchina con google costa cosi' tanto?
-- Davide Bianchi

Francesco Paolini

Francesco Paolini Di Francesco Paolini postato il 22/09/2008 19:02

>A meno che non sia disconnessa dalla rete, allora si' che sei tranquillo...
finchè il luser di turno non ci bazzica intorno, si incuriosisce e ci mette le mani sopra|intorno|dentro

Michele P.

LinuxDoc Di Michele P. postato il 14/01/2009 21:26

www.linuxdoc.org mi porta ad un sito pubblicitario, magari intendevi tldp.org?

-- Michele P.


Luca Bertoncello

Di Luca Bertoncello postato il 20/07/2012 12:50

Vorrei aggiungere solo una cosa sul discorso "password".
La password e' personale e non va data a nessuno, neanche al datore di lavoro!
Due anni fa, quando le liti con il mio allora capo presero una svolta drastica, mi impose di rivelargli la mia password. Ho temporeggiato e chiesto all'avvocato che mi ha confermato la cosa.
Devo dare al mio capo (ed agli altri eventuali colleghi coinvolti nella cosa) un accesso, anche amministrativo ai Servers, ma non sono assolutamente obbligato a fornire la mia password.
La cosa e' piuttosto importante, sopratutto in caso di liti: se io do al mio capo la mia password, lui puo' loggarsi sui Servers a mio nome, fare danni ed incolpare me. E per me non c'e' modo di dimostrare la mia innocenza.

Giusto i miei due centesimi... -- Luca Bertoncello

Anonymous coward

Di Anonymous coward postato il 18/10/2012 15:46

In Windows 7 è presente un programma di backup che permette di creare anche immagini del sistema, è un po' lento ma fa il suo lavoro in maniera decente. Il problema è che non so come accidenti andare a leggerle senza fare un restore!

Sempre in Windows, su gran parte dei siti dei produttori di dischi rigidi (esterni o no), sono scaricabili grauitamente delle versioni "limitate" di vari tool di backup e simili.

Su Mac invece c'è Utility Disco (o se preferite potete usare dd, visto che c'è smiley

-- Anonymous coward

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