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Piu' grossi sono...

Alura, proseguo nella mia avventura libraria nel tentativo di capire come cappero funziona il mondo finanziario. Questo fine settimana mi sono deliziato con un altro librone: Too Big To Fail.

Mentre il volume precedente era scritto da un ex-dipendente di Lehman, questo e' scritto da un giornalista che non si e' basato solo su quello che vedeva (anche perche' non poteva vedere un tubo) ma sulle testimonianze ed i ricordi di vari personaggi coinvolti nelle faccende.

E la differenza tra i due e' abissale. Mentre nel primo libro sostanzialmente l'autore puntava il ditone direttamente contro il CEO di Lehman e difendeva a spada tratta tutti i superintelligenti geni della finanza (e per estensione se' stesso dato che vi si auto-includeva), nel secondo si presenta Fuld (ex-Ceo di Lehman) come una persona competente ma che ha aspettato troppo a fare qualche cosa e quando ci ha provato sostanzialmente non ha trovato un gran che di supporto.

Il resto della "fauna" di Wall Street e' rappresentato piu' o meno nello stesso modo. Molti si rendono conto che una crisi di proporzioni bibbliche e' li' dietro l'angolo ma tendono ad aspettare la manna dal cielo (aka: "bailout" da parte del governo) o a pensare "un concorrente in meno" senza vedere al di la' del loro naso.

E quando le cose diventano troppo grosse per poterle nascondere sotto al tappeto corrono al Tesoro domandando a gran voce una via d'uscita. E piu' grossa la societa' coinvolta, piu' grossa e' la cifra di cui hanno bisogno.

Da parte sua il governo, nella persona del segretario del tesoro, fa' una figura un po' strana. Da una parte si capisce che non vorrebbe impicciarsi di affari finanziari e mantenersi in disparte, regolare senza intervenire direttamente, ma d'altra parte e' chiaro che il punto di non-intervento e' stato raggiunto e superato e la domanda non e' piu' se "dobbiamo entrare" ma "quanto a fondo"?

Un altro punto piuttosto curioso e' quando il suddetto segretario del tesoro inizia la sua indagine su "quanto e' in rosso" Lehman. Una delle cose che candidamente confessa e' "come funzionano certi 'prodotti' che Lehman mette nei suoi documenti non sono in grado di capirlo"...

EXCUSAME???

Tu sei il foxxuto segretario del Tesoro Americano! Tu hai una foxxuta laurea! Tu hai un foxxuto ufficio pieno zeppo di altri laureati a disposizione e non capisci come funzionano??

Hei stupido! Cosa ne dici di passare una leggina che dice "se non sei capace di spiegarlo in modo comprensibile non puoi venderlo"? Eh? Si' ok, questo eliminerebbe di botto il 99.99999999% di tutti i vari "prodotti" finanziari esistenti. Ne sentiremmo la mancanza?

Oh, e adesso consentitemi di riagganciarmi un attimino all'orda di commenti che ho ricevuto relativi al mio commento precedente. In particolare ad un gruppo di commenti che non ho pubblicato e non intendo farlo.

Prima di tutto che il problema alla base dell'intera faccenda era una combinazione di truffe e buona vecchia avidita' c'ero arrivato anche io. Ma vorrei ricordare che l'avidita' (aka: il desiderio di avere di piu') e' cio' che ha spinto gli esseri umani fuori dalle caverne ed a costruire razzi per andare sulla luna. Senza quella saremmo ancora nelle caverne. Quindi l'avidita' di suo non e' proprio completamente negativa. Ma il continuare a mescolare sigle ed acronimi nel discorso non vi fa' apparire piu' intelligenti (non ai miei occhi almeno).

Poi se uno mi scrive "io sono un economista" (come si fa' a definirsi "economisti"? basta dirlo cosi' o bisogna pure iscriversi ad un qualche club? ti danno una tesserina colorata? o e' una roba segreta come i Massoni?) "ed il funzionamento di questa cosa riesco quasi completamente a capirlo" (enfasi mia) e poi prosegue a sparare sigle ed acronimi non e' che mi faccia una grande impressione. Mi dispiace romperti il giocattolo ma la "comprensione" e' un elemento finito e non divisibile: le cose le capisci o non le capisci.

Dire che una cosa la si capisce quasi completamente e' come dire che non si e' capito un ca$$o. E quando uno dice di essere un "economista" e dice che non capisce sta' roba mi lascia perplesso. Un po' come quando i vari UL che girano qui' attorno mi dicono che loro sono dei Project Manager ma di computer non capiscono un ca$$o.

Ecco quindi che io ho partorito la mia Idea (con la "I" maiuscola) per risolvere tutti i problemi finanziari del mondo. L'idea e' la seguente: si prende un grosso sacco e ci si ficcano dentro tutti questi intelligentissimi, brillantissimi, preparatissimi geni economico-finanziari, quindi si chiude il sacco e li si scaraventa giu' dalle cascate del Niagara. Ok, lo so che non verra' mai presa in considerazione per davvero, ma lasciatemi almeno sognare no?

Davide Bianchi
28/12/2009 14:20

I commenti sono aggiunti quando e soprattutto se ho il tempo di guardarli e dopo aver eliminato le cagate, spam, tentativi di phishing et similia. Quindi non trattenete il respiro.

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sky

la comprensione Di sky postato il 28/12/2009 14:23

>Mi dispiace romperti il giocattolo ma la "comprensione" e' un elemento finito e non divisibile: le cose le capisci o non le capisci

E questa entra dritta nelle "frasi celebri", assieme a "quale parte di 'no' non ti è chiara?"... XDDDD

Quanto al discorso del sacco... una volta, per rendere le cose più simpatiche (ma non a tutti), ci aggiungevano un gatto... nel sacco. ;\)
(gatto che di certo NON era felice, a trovarsi rinchiuso con degli infami, idioti... o economisti(*) che dir si voglia ;\))

(*)mi si perdoni la generalizzazione: lavoro in banca, e purtroppo so di che parlo... chiedo venia. :D :D :D -- sky

Mauro Pietrobelli

@ sky Di Mauro Pietrobelli postato il 29/12/2009 08:08

> >Mi dispiace romperti il giocattolo ma la "comprensione" e' un elemento finito e non divisibile: le cose le capisci o non le capisci
>
> E questa entra dritta nelle "frasi celebri", assieme a "quale parte di 'no' non ti è chiara?"... XDDDD
>
Piu' o meno come "Io sono responsabile di cio' che dico non di quello che capisci tu".......
Ciao BigD e buona settimana
Mamo -- Mamo

Adriano

soluzione Di Adriano postato il 28/12/2009 15:17

> Si prende un grosso sacco e ci si ficcano dentro tutti questi intelligentissimi, brillantissimi, preparatissimi geni economico-finanziari, quindi si chiude il sacco e li si scaraventa giu' dalle cascate del Niagara

Mancano i pescecani con i raggi laser in groppo. E Horatio Caine che, da riva, si infila/sfila gli occhiali da sole e spara una battuta. E la chitarra di The Who. -- Saludos
Adriano

Davide Bianchi

@ Adriano Di Davide Bianchi postato il 28/12/2009 15:29

> Mancano i pescecani con i raggi laser

raggi laser sott'acqua? troppo complicato, io la voglio Semplice e Stupida.
-- Davide Bianchi

Andros

Credo... Di Andros postato il 29/12/2009 08:15

...che, almeno in Italia, per definirsi economisti serva la laurea in Economia (e commercio, aziendale, sarcazzo). Quanto poi si sia competenti, ancorchè laureati... boh? Non mi pare tu abbia maggior fiducia negli Informatici, freschi di laurea, no? ;P

Detto questo, secondo me la frase del segretario del tesoro era una provocazione, un'iperbole retorica per dire che, alla fin fine, era tutta aria fritta ma bella ingarbugliata.

Ciaus :\)
A. -- Andros

Davide Bianchi

@ Andros Di Davide Bianchi postato il 29/12/2009 09:08

> Non mi pare tu abbia maggior fiducia negli Informatici, freschi di laurea, no?

Io non ho nessuna fiducia negli Informatici laureati, freschi o scamuffi. Prima devi dimostrarmelo che sai fare qualche cosa.

> Detto questo, secondo me la frase del segretario del tesoro era una provocazione

Potrebbe essere, ma da come e' messa giu' nel libro non appare cosi'. E rimane valido il mio commento: tu sei quello che fa' le regole, perche' non lo previeni? -- Davide Bianchi

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